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Differenza tra mascherine

By Febbraio 6, 2021No Comments

Le mascherine sono uno strumento fondamentale per cercare di limitare i contagi da Covid-19. Ma quali scegliere fra Ffp2, mascherine di stoffa e chirurgiche?

Soprattutto ora che la seconda ondata di Covid-19 è in corso, è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte. Questo significa non solo mantenere il distanziamento sociale e cercare di ridurre al minimo i contatti, ma anche indossare la mascherina, nel modo corretto.

Ffp2, chirurgiche e lavabili di stoffa: sono molte le tipologie di mascherine oggi in commercio, e spesso ci chiediamo quale mascherina sia meglio usare a seconda dei contesti in cui viviamo e lavoriamo. Vediamo insieme nel dettaglio le caratteristiche e le funzionalità delle diverse tipologie.

Differenze tra mascherine Farmaciamacario.com

Tre categorie di mascherine

Le mascherine protettive possono essere distinte in tre categorie:

mascherina chirurgica farmaciamacario.com

Mascherine chirurgiche

Come suggerisce il nome, sono utilizzate dai chirurghi per mantenere la sterilità in campo operatorio. Sono realizzate in tessuto-non-tessuto e non aderiscono ai contorni del viso, per questo la protezione per chi le indossa è molto limitata; invece, coprendo naso e bocca, servono a impedire la fuoriuscita di secrezioni respiratorie, goccioline e particelle potenzialmente infettanti verso l’ambiente esterno. Per essere sicure, devono essere prodotte nel rispetto delle norme tecniche.
La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata. Si trova in farmacia ed è consigliata dalle autorità per svolgere tutte le attività quotidiane, dall’andare a fare la spesa fino al recarsi sul luogo di lavoro. È tuttavia una mascherina usa e getta e può essere indossata per massimo una giornata.
Le mascherine chirurgiche sono efficaci nel ridurre il contagio solo se utilizzate in modo corretto da tutti, ossia hanno una funzione “comunitaria”.
La loro capacità filtrante è soprattutto verso l’esterno: questo significa che le eventuali secrezioni respiratorie vengono bloccate dalla mascherina, evitando la fuoriuscita di droplet e goccioline potenzialmente infette. Utilizzarle in modo improprio può renderle però totalmente inefficaci.

FFP farmaciamacario.com

Mascherine ad alta protezione (FFP)

Le mascherine ad alta protezione sono le cosiddette “FFP” (la sigla sta per “filtering facepiece particles”, “facciale filtrante delle particelle”). Questi dispositivi proteggono sia chi la indossa, sia gli altri, e sono ottimali per proteggere gli operatori sanitari coinvolti direttamente nella assistenza a un paziente certamente o probabilmente infetto da SARS-CoV-2. Sono suddivise nelle tre classi di protezione FFP1, FFP2 e FPP3 in funzione della loro efficacia filtrante. Le maschere FFP1 filtrano almeno l’80% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm; una singola particella di SARS-CoV-2 è circa 5 volte più piccola, perciò non sono idonee per la protezione da agenti patogeni che si trasmettono per via aerea. Le maschere FFP2 sono adatte filtrano almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 μm; le maschere FFP3 offrono la massima protezione possibile, con una capacità filtrante di almeno il 99% dalle particelle con dimensioni fino a 0,6 μm.
Sono strettamente consigliate per gli operatori sanitari (che spesso utilizzano anche la Ffp3, ancora più protettiva) e, in generale, per chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio, che può essere rappresentata, per esempio, da spazi chiusi con poco ricambio d’aria e affollati.
Le mascherine FFP possono anche essere dotate di valvole, che però non hanno alcun effetto sulla capacità filtrante del dispositivo, ma consentono una migliore respirazione quando la mascherina è indossata per molto tempo. La valvola di espirazione permette all’aria calda di fuoriuscire dal dispositivo, riducendo l’umidità che si forma al suo interno, evitando la formazione di condensa. Questo sistema previene l’appannamento degli occhiali e facilita la respirazione, ma attenzione: in questo modo anche le particelle virali possono fuoriuscire! Per questo, le FFP con valvola proteggono chi le indossa, ma non gli altri.

Mascherine non sanitarie

Le mascherine non certificate per uso sanitario, che possono essere confezionate con qualsiasi tipo di tessuto che copra naso e bocca. Queste non sono considerate dispositivi medici né di protezione individuale; possono essere prodotte sotto la responsabilità del produttore, che deve comunque garantirne la sicurezza.
Quando si parla di mascherine di stoffa si tratta solitamente di mascherine lavabili – sia autoprodotte, sia commerciali – create con materiali idonei a garantire un certo comfort e, nello stesso tempo, fornire una barriera verso l’esterno.
Il consiglio generale è quello di optare per le mascherine di stoffa che prevedono l’inserimento di un filtro certificato e che si possono trovare in farmacia. Esistono, infatti, diverse aziende e startup che hanno iniziato a produrre mascherine con materiali ergonomici e l’impiego di filtri certificati, e che possono quindi – a parità di efficacia e protezione – risultare più confortevoli rispetto alle mascherine chirurgiche classiche.
A differenza di quest’ultima tipologia, le mascherine prodotte con stoffe normali non sono invece soggette a certificazioni. In ogni caso, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono comunque considerate strumenti utili per arginare la circolazione del virus, ma devono essere indossate correttamente e lavate dopo il loro utilizzo a 60° in lavatrice.

Perché è importante usare le mascherine

Secondo il Dpcm del 24 ottobre 2020, è obbligatorio indossare le mascherine ogni qualvolta sia possibile, sia in spazi chiusi sia all’aperto. Ma al di là degli obblighi ministeriali, la mascherina è una garanzia per proteggere se stessi e gli altri.

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